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Considerato il più grande poeta europeo del Novecento, Sandro Penna (1906-1977) è entrato nella leggenda prima ancora di uscire dalla cronaca. Enzo Giannelli, che gli è vissuto accanto giorno dopo giorno per un considerevole periodo di tempo, racconta l'uomo e l'artista cogliendone i momenti più intimi e sconosciuti. Con un'inesauribile ricchezza di particolari e di sfumature l'autore riesce a comporre il ritratto a tutto tondo di un personaggio unico e irripetibile, registrando con attenzione le tante sfaccettature della sua vasta e complessa personalità. In un intrecciarsi di fanciulli e cinematografi, stati angosciosi e malattie immaginarie, storie di cani, di gatti e di cavalli, amici, nemici e affetti familiari, pettegolezzi e polpette al pomodoro, affiorano e scompaiono - ora osannati, più spesso vituperati - Saba, Moravia, Pasolini, Proust, Wilde, Dante, D'Annunzio, la Morante, Quasimodo, Bellezza, Siciliano e mille altri ancora.